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  • La nostra storia

La nostra storia

Lo Studio Ferraresi opera a Milano da oltre 90 anni grazie all’intenso lavoro di quattro generazioni di ingegneri: Abelardo, Angelo, Andrea e Alessandro Ferraresi. La sua storia di successi, punteggiata da migliaia di incarichi di varia estensione e impegno, è anche il riflesso delle grandi trasformazioni urbane che hanno caratterizzato la capitale economica italiana e il vasto territorio circostante.

  • 1933

    Fondazione e formazione

    Abelardo Ferraresi (1903-1965), fondatore dello Studio Ferraresi, si laurea in Ingegneria Industriale al Politecnico di Milano nel 1927 e inizia la sua attività nelle costruzioni nel 1933, in un periodo cruciale per la storia urbanistica di Milano caratterizzato da una potente spinta verso la modernità. L’ingegner Ferraresi fa parte di quella folta schiera di tecnici e professionisti che traducono in soluzioni di alta qualità costruttiva e funzionale lo stile di molti architetti di punta del tempo: nel suo caso nomi come Ferdinando Reggiori, Giovanni Muzio, Luigi Dodi e Antonio Cassi Ramelli, con il quale ha molte occasioni di collaborazione.

    Appartengono al primo decennio dello Studio Ferraresi, oltre a infrastrutture tecniche come il serbatoio pensile per le Acciaierie Dalmine, anche varie opere in campo rurale, industriale e sociale eseguite da progettista architettonico, strutturista e direttore lavori: le scuole elementari di Pieve Emanuele, la Villa Ciceri a Sovico, la palazzina e i primi capannoni della fabbrica tessile Rivolta-Carmignani a Macherio, la Fabbrica FIM in via Ponti a Milano. Plastico, economico, facile da reperire e da lavorare, il calcestruzzo armato è il materiale congeniale per Abelardo che diventa un abile strutturista, tra i primi a utilizzare la prefabbricazione su larga scala.

    Abelardo Ferraresi
    Reparti di produzione Rivolta Carmignani, Macherio - 1939-1947
    Uffici FIM in via E.Ponti, Milano Arch. Cassi Ramelli - 1940
  • 1943

    La ricostruzione

    Dopo i primi anni di guerra in cui l’attività edilizia rallenta, i bombardamenti del 1943-44 danneggiano anche vari monumenti che simboleggiano l’identità stessa di Milano. Incaricato dal Genio civile di mettere in sicurezza dai crolli Palazzo Reale, la Basilica di Sant’Ambrogio e il Palazzo del Senato, Abelardo Ferraresi ha l’occasione per approfondire le tecniche di consolidamento e di costruzione in spazi ristretti, che gli torneranno utili nella sua principale opera, l’ampliamento del Credito Italiano in piazza Cordusio di cui effettua la direzione lavori. La ricostruzione rappresenta una svolta per lo Studio Ferraresi, con incarichi vari e prestigiosi.

    Per esempio il valico commerciale italo-svizzero di Como Brogeda, la ricostruzione della Sala Verdi del Conservatorio di Milano firmata da Ferdinando Reggiori, di cui Abelardo progetta le strutture con un maestro come Guglielmo Meardi, il ripristino della cupola cinquecentesca crollata della chiesa parrocchiale di Macherio. Seguono incarichi per condomini popolari e signorili a Milano, progettati da Cassi Ramelli o dallo stesso Ferraresi, ville in Brianza e sui laghi, una serie di scuole nell’hinterland tra cui spicca quella di Turbigo e varie industrie tessili e metalmeccaniche. Ai progetti dal 1959 inizia a partecipare il figlio Angelo Ferraresi (1933-2013), da poco laureato in Ingegneria Idraulica.

    Opere provvisionali per la Basilica di S. Ambrogio, Milano - 1943
    Sala Grande del Conservatorio di Milano, Arch. Reggiori - 1947-1958
    Ripristino della cupola di SS. Gervaso e Protaso, Macherio, 1951-53
  • 1960

    Il boom economico

    I primi anni Sessanta vedono un salto di scala per lo Studio. L’attività procede in armonia, con Angelo che si occupa delle strutture e degli esecutivi mentre Abelardo coordina e coltiva le relazioni utili per ampliare gli incarichi. Nasce così il suo progetto più ambizioso, l’ampliamento della sede del Credito Italiano in Piazza Cordusio con la collaborazione dell’architetto Giovanni Muzio. Un compito molto complesso sul piano progettuale e organizzativo a cui Abelardo si dedica senza risparmio di energie: nel maggio del 1965 ha però una serie di malori che gli saranno fatali. Il timone dello Studio passa ad Angelo Ferraresi, che completa l’incarico nei tempi stabiliti centrando un obiettivo di grande prestigio che darà origine a importanti incarichi tra gli anni Sessanta e Ottanta.

    È un periodo di grande espansione edilizia, trainata dallo sviluppo industriale e finanziario italiano. Banche, assicurazioni, società finanziarie e di certificazione industriale, grandi e piccoli industriali sono i maggiori clienti dello Studio, guidato da Angelo Ferraresi che costruisce nel tempo un’ottima rete di relazioni. Angelo diventa un “project manager a tutto campo” in grado di offrire consulenza strategica, impostare i progetti sul piano architettonico per farli sviluppare a professionisti di fiducia, coordinare la progettazione strutturale e la direzione lavori. Nascono gli interventi per il Credito Italiano e le Assicurazioni Generali, l’ampliamento delle sedi CESI e IMQ a Milano e della fabbrica Rivolta Carmignani a Macherio, il complesso chimico Oxon, gli stabilimenti Beta a Sovico e Fonte Bracca ma anche ospedali e residenze.

    Sede centrale del Credito Italiano, Milano - Arch. Muzio - 1963-68
    Angelo Ferraresi
    Palazzina uffici CESI, Milano - 1972
  • 1990

    Rigenerazione urbana

    La metropoli che non si ferma mai comincia a ripensare aree industriali dismesse e comparti semicentrali e periferici rimasti sottoutilizzati. Accanto ai clienti storici, a cui si aggiungono grandi catene di alberghi e società di gestione di centri commerciali, lo Studio Ferraresi ha modo di intervenire su varie aree strategiche di sviluppo urbano e residenziale, sia pubbliche che private. Questa attività di project management evoluto include la progettazione urbanistica, architettonica e strutturale, la direzione lavori e l’adempimento di pratiche amministrative complesse. Fiore all’occhiello di questa fase è la ridefinizione dell’area di interscambio modale di Romolo, nella periferia sud di Milano, completata con due torri direzionali di alta qualità tecnologica.

    Altri lavori di qualità sono il recupero di un grande fabbricato industriale in via Faravelli, la realizzazione di nuovi laboratori e di una mensa con auditorium per il Cesi (con l’architetto Giorgio Ferraresi, fratello di Angelo), vari edifici a completamento di un isolato in via Ponti alla Barona, la riqualificazione di un’ex stazione di posta presso il Naviglio Pavese. Il Procaccini Center, imponente centro direzionale che riconfigura un grande isolato dismesso di fronte al Cimitero Monumentale, è il primo lavoro importante in campo strutturale dell’ingegner Andrea Ferraresi, figlio di Angelo e da poco entrato nel team: un impegno rilevante che ne certifica le qualità come progettista strutturale, in linea di continuità con le due generazioni che l’hanno preceduto.

    Procaccini Center, Milano
    Arch. Morisi e Gantes - 1990-1993
    Riconversione di un edificio industriale in Via Faravelli, Milano - 1995
    Edificio per uffici Romolo, Milano, Arch. Studio Latis - 1999-2005
  • 2005

    Nuovi terziari e architetture iconiche

    Nel nuovo millennio il movimento di rinascita urbana milanese porta in primo piano una nuova tipologia di committente: il developer immobiliare. A Milano e nel nord Italia si realizzano edifici di rappresentanza sempre più iconici, spesso basati su un efficiente recupero delle preesistenze. Il terziario avanzato richiede l’allestimento di ambienti iperspecializzati e dalle prestazioni sofisticate, valorizzati da tecnologie innovative che soddisfano criteri di ecosostenibilità rigorosi. È in questo quadro che lo Studio Ferraresi, dal 2013 guidato da Andrea Ferraresi dopo la scomparsa di Angelo, acquisisce numerosi incarichi di prestigio e tramite società di ingegneria e grandi imprese di costruzione collabora con maestri dell’architettura italiana e giovani professionisti di talento.

    Lo Studio Ferraresi accresce l’esperienza nella progettazione integrata e nella direzione lavori di grandi complessi, spesso in aree simbolo della rigenerazione milanese come Porta Nuova-Garibaldi o Cordusio. Sono di questi anni l’avvio di un ventennale incarico di consulenza per le varie sedi lombarde di Banca d’Italia, l’impegnativo intervento sul complesso Torri Garibaldi firmato da Progetto CMR, le residenze Parco Vittoria al Portello su progetto di Guido Canali; a Torino la riqualificazione ipertecnologica della storica Fondazione Agnelli, progettata con Carlo Ratti Associati: un incarico derivato da uno dei lavori di coordinamento della progettazione costruttiva più stimolanti, il restyling del Museo Storico Alfa Romeo ad Arese per FCA Partecipazioni.

    Riqualificazione della sede di Milano di Banca d’Italia, Milano - 2006
    Residenze Parco Vittoria, Milano
    Arch. Canali - 2008-2015
    Riqualificazione del Museo Storico Alfa Romeo, Arese
    Arch. Camerana & Partners - 2014-2015
  • 2020

    Continuità e prefabbricazione industriale

    Nel nuovo decennio la rinascita edilizia di Milano prosegue con l’arrivo di nuovi player globali determinati a valorizzare ulteriori aree strategiche della città. Lo Studio Ferraresi, sempre guidato da Andrea al quale si affianca dal 2022 il figlio Alessandro da poco laureato in Ingegneria Civile, mantiene le tipologie di incarichi già in corso. In parallelo accresce già dal 2015 la propria esperienza nella progettazione costruttiva: un’attività che valorizza la lunghissima esperienza di cantiere dello Studio ma anche quell’elevata capacità di mediazione tra gli attori coinvolti nel processo di costruzione che appartiene da decenni al suo DNA.                                                               

    Tra le direzioni lavori figurano interventi di grande impegno sia per estensione che per compressione dei tempi: dal complesso di negozi e uffici The Medelan, riqualificazione totale dell’ex isolato Unicredit di piazza Cordusio, al business park Segreen NEST alle porte di Milano, dal rinnovamento di un articolato complesso per uffici multitenant in via Quadrio a Porta Garibaldi alla rigenerazione sostenibile della Torre Velasca, architettura iconica di fama internazionale dei BBPR. Il contributo di Alessandro Ferraresi, specialista nella progettazione strutturale, in particolare di strutture prefabbricate, e nelle nuove tecnologie del calcestruzzo, arricchisce le conoscenze dello Studio anche in questo campo: un ritorno alle origini e un’apertura al futuro.

    The Medelan, Milano
    Arch. GLA - 2019-2023
    Complesso di uffici
    in Via Quadrio, Milano
    Arch. WiP Architetti, 2023-2024
    Ristrutturazione
    della Torre Velasca, Milano
    Arch. Asti Architetti - 2020-2024

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