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  • Banca d'Italia riqualificazione

    Riqualificazione della sede
    di Milano della Banca d’Italia

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    Riqualificazione della sede
    di Milano della Banca d’Italia

Riqualificazione della sede di Milano della Banca d’Italia

Professionisti di fiducia
per un’istituzione di prestigio

La collaborazione di Andrea Ferraresi con Banca d’Italia ha origine nel 2001 con l’incarico di “tecnico di fiducia” per la sede di Milano della prestigiosa istituzione. Il ruolo di professionista di riferimento per tutte le attività, i contratti e le pratiche relativi alla gestione degli immobili che fanno capo alla filiale più importante a livello periferico nazionale (esclusa Roma) si è evoluto nel tempo fino a quello di “consulente tecnico” con funzioni di supervisione.

Oltre a coordinare per più di vent’anni le operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria del patrimonio immobiliare della Banca – che richiedono ogni anno decine di interventi di vario livello – tra il 2001 e il 2006 lo Studio Ferraresi è stato incaricato di progettare ed eseguire un ampio intervento di riqualificazione sulla sede principale di via Cordusio.

  • Tipologia:

    Banche

  • Localizzazione:

    via Cordusio/via Armorari/piazza Pio XI/via Moneta, Milano;
    corso Sempione, Milano;
    filiali di Bergamo, Como, Mantova, Pavia, Varese

  • Anno:

    2001-oggi

  • Committente:

    Banca d’Italia

Banca d'Italia scalinata interna

Le fasi
del progetto

Un ampio programma di riqualificazione

La storia della filiale milanese di Banca d’Italia risale al 1913, con l’insediamento nell’elegante edificio neorinascimentale realizzato da Luigi Broggi e Cesare Nava vicino a piazza Cordusio. La sede originaria si è ampliata nel tempo all’intero isolato, inglobando una palazzina affacciata su piazza Pio XII, e negli anni Novanta si è arricchita di un nuovo immobile su via Moneta.

Nel 2001 la dirigenza ha deciso di avviare un consistente programma di riqualificazione del complesso sulla base di due esigenze: razionalizzare il patrimonio immobiliare dell’istituto e ridurre progressivamente il servizio contanti al pubblico, ormai reso superfluo dal passaggio al digitale.

La tranche più importante dei lavori è consistita nel completo ridisegno del piano rialzato, con l’eliminazione di due caveau e la riconversione di alcune sale di sportelli per il pubblico. Altri interventi hanno interessato gli ambienti direzionali al primo piano, dove sono stati eseguiti nuovi controsoffitti in accordo con la Soprintendenza e restaurate con cura boiserie, tappezzerie, tendaggi e lampadari artistici. A partire dal 2006 sono stati eseguiti inoltre l’ammodernamento degli impianti tecnologici, il cablaggio strutturato dell’intero edificio, il restauro filologico del Salone delle assemblee e diverse migliorie antincendio, la progettazione di una nuova mensa aziendale e il recupero ad uso uffici della ex Caserma Carabinieri interna al complesso.

Un ampio programma di riqualificazione

La storia della filiale milanese di Banca d’Italia risale al 1913, con l’insediamento nell’elegante edificio neorinascimentale realizzato da Luigi Broggi e Cesare Nava vicino a piazza Cordusio. La sede originaria si è ampliata nel tempo all’intero isolato, inglobando una palazzina affacciata su piazza Pio XII, e negli anni Novanta si è arricchita di un nuovo immobile su via Moneta.

Nel 2001 la dirigenza ha deciso di avviare un consistente programma di riqualificazione del complesso sulla base di due esigenze: razionalizzare il patrimonio immobiliare dell’istituto e ridurre progressivamente il servizio contanti al pubblico, ormai reso superfluo dal passaggio al digitale.

La tranche più importante dei lavori è consistita nel completo ridisegno del piano rialzato, con l’eliminazione di due caveau e la riconversione di alcune sale di sportelli per il pubblico. Altri interventi hanno interessato gli ambienti direzionali al primo piano, dove sono stati eseguiti nuovi controsoffitti in accordo con la Soprintendenza e restaurate con cura boiserie, tappezzerie, tendaggi e lampadari artistici. A partire dal 2006 sono stati eseguiti inoltre l’ammodernamento degli impianti tecnologici, il cablaggio strutturato dell’intero edificio, il restauro filologico del Salone delle assemblee e diverse migliorie antincendio, la progettazione di una nuova mensa aziendale e il recupero ad uso uffici della ex Caserma Carabinieri interna al complesso.

  • Banca d'Italia il palazzo
    Ph. Luca Casonato
  • Banca d'Italia progetto
  • Banca d'Italia particolari
    Ph. Luca Casonato

Soluzioni ad hoc per strutture storiche

La riqualificazione è stata progettata dallo Studio Ferraresi in collaborazione con l’ingegner Craveri e, per la parte architettonica, con l’Ufficio Tecnico della Banca d’Italia. Lo Studio ha curato anche la direzione dei lavori, la contabilità e il coordinamento della sicurezza nonché la gestione (progettazione, Direzione Lavori, assistenza alla DL) dei lavori relativi agli accordi quadro per gli interventi di manutenzione straordinaria degli immobili. L’operazione ha comportato la risoluzione di una serie di criticità dovute sia all’età della struttura che alla sua funzione. Infatti l’intero edificio era sottoposto a vincolo architettonico; inoltre era necessario garantire la continuità operativa della banca, tenendo presenti le problematiche di security relative alle ingenti somme liquide depositate al suo interno. La demolizione dei caveau, uno dei quali coevo all’edificio, ha richiesto particolare cautela e la predisposizione di rilevanti opere provvisionali di rinforzo, in quanto le relative strutture facevano parte dell’ossatura portante dell’edificio.

Un’altra sfida è consistita nel disegno di nuovi elementi architettonici (scale, controsoffitti, lucernari e pavimenti) in grado di inserirsi con naturalezza nel contesto esistente e di soddisfare sia i vincoli monumentali che le funzioni contemporanee.

Recupero del Salone delle assemblee

Il recupero dello stile originario del Salone delle assemblee al primo piano ha richiesto un lavoro di grande precisione a partire dall’analisi delle fonti storiche: sulla base di fotografie d’epoca del pavimento, del velario di copertura, della vetrata decorativa e dei bassorilievi alle pareti si è proceduto al ripristino delle parti ammalorate o alterate nel tempo. Per la ricostruzione del velario, realizzato nel 1913 dalla celebre ditta Corvaya & Bazzi, Andrea Ferraresi insieme all’Ufficio tecnico ha eseguito una ricerca specifica sulla tecnica artigianale ormai scomparsa del “tubage”, trovando un abile specialista in grado di riprodurre la composizione della pasta e i colori originari.

Soluzioni ad hoc per strutture storiche

La riqualificazione è stata progettata dallo Studio Ferraresi in collaborazione con l’ingegner Craveri e, per la parte architettonica, con l’Ufficio Tecnico della Banca d’Italia. Lo Studio ha curato anche la direzione dei lavori, la contabilità e il coordinamento della sicurezza nonché la gestione (progettazione, Direzione Lavori, assistenza alla DL) dei lavori relativi agli accordi quadro per gli interventi di manutenzione straordinaria degli immobili. L’operazione ha comportato la risoluzione di una serie di criticità dovute sia all’età della struttura che alla sua funzione. Infatti l’intero edificio era sottoposto a vincolo architettonico; inoltre era necessario garantire la continuità operativa della banca, tenendo presenti le problematiche di security relative alle ingenti somme liquide depositate al suo interno. La demolizione dei caveau, uno dei quali coevo all’edificio, ha richiesto particolare cautela e la predisposizione di rilevanti opere provvisionali di rinforzo, in quanto le relative strutture facevano parte dell’ossatura portante dell’edificio. Un’altra sfida è consistita nel disegno di nuovi elementi architettonici (scale, controsoffitti, lucernari e pavimenti) in grado di inserirsi con naturalezza nel contesto esistente e di soddisfare sia i vincoli monumentali che le funzioni contemporanee.

 

Recupero del Salone delle assemblee

Il recupero dello stile originario del Salone delle assemblee al primo piano ha richiesto un lavoro di grande precisione a partire dall’analisi delle fonti storiche: sulla base di fotografie d’epoca del pavimento, del velario di copertura, della vetrata decorativa e dei bassorilievi alle pareti si è proceduto al ripristino delle parti ammalorate o alterate nel tempo. Per la ricostruzione del velario, realizzato nel 1913 dalla celebre ditta Corvaya & Bazzi, Andrea Ferraresi insieme all’Ufficio tecnico ha eseguito una ricerca specifica sulla tecnica artigianale ormai scomparsa del “tubage”, trovando un abile specialista in grado di riprodurre la composizione della pasta e i colori originari.

  • Banca d'Italia il vecchio salone
  • Banca d'Italia planimetria
  • Banca d'Italia particolare
  • Banca d'Italia il nuovo salone
    Ph. Gioacchino Parolari

Manutenzione ordinaria e straordinaria

La collaborazione con Banca d’Italia è proseguita negli anni successivi con la nomina di Andrea Ferraresi a “tecnico locale” per le filiali di Milano (sede centrale e succursale di Corso Sempione) e di Bergamo, con l’incarico di curare anche il transitorio della chiusura e della vendita per le altre filiali lombarde (Pavia, Mantova, Cremona, Como e Varese) soppresse in seguito alla riorganizzazione generale avvenuta a partire dal 2010.

Il campo di attività ha riguardato la riconfigurazione e la trasformazione degli immobili di proprietà della banca, con particolare attenzione alle questioni ambientali e alla sicurezza del personale e dei valori: adeguamenti degli impianti di riscaldamento e raffrescamento, sicurezza antincendio, trattamento del contante, sostituzione massiva dei serramenti, allestimento di alloggi di servizio e di una nuova mensa aziendale.

Dal 2016 Andrea Ferraresi è divenuto “consulente tecnico” dell’istituzione, con un ruolo di supervisione a 360 gradi che comprende il controllo degli operatori e la liquidazione delle fatture, la stesura dei piani di manutenzione degli immobili e la collaborazione nella stesura dei piani  triennali per la manutenzione e lo sviluppo immobiliare con relative schede di fattibilità.

  • Banca d'Italia particolare della scala
  • Banca d'Italia la nuova scala
  • Banca d'Italia vecchi interni
  • Banca d'Italia nuovi interni
  • Banca d'Italia lavori interni
  • Banca d'Italia particolare lavori soffitto

Particolarità
dell’intervento

La serie di interventi per Banca d’Italia testimonia la vocazione dello Studio Ferraresi a integrare competenze differenti nel campo della professione ingegneristica, passando dal ruolo del progettista strutturale e architettonico a quello del project manager e sfruttando la propria consolidata creatività progettuale laddove sia richiesto di operare in contesti di particolare valore storico ed estetico.

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