Skip to main content
  • Intermodale Romolo edifici

    Sistemazione del nodo
    intermodale di Romolo

  • Intermodale Romolo sistemazione del nodo

    Sistemazione del nodo
    intermodale di Romolo

  • Intermodale Romolo sistemazione del nodo

    Sistemazione del nodo
    intermodale di Romolo

Sistemazione del nodo intermodale
di Romolo

Riqualificazione
di un’area strategica
per il Sud Milano

Il nodo di scambio intermodale di Romolo, sulla circonvallazione esterna nella porzione di periferia delimitata dalla forbice dei navigli Grande e Pavese, è il centro strategico della mobilità di un importante settore della parte sud di Milano.

La definizione urbanistica e architettonica dell’area, in attuazione del Piano Particolareggiato del 1991, ha impegnato per quasi un decennio lo Studio Ferraresi su più fronti: project management, progettazione integrata, coordinamento dei cantieri e direzione lavori delle aree di superficie, dei sistemi di connessione, delle infrastrutture veicolari e dei due edifici direzionali Romolo e Romolino.

  • Tipologia:

    Territorio/Uffici

  • Localizzazione:

    largo Nuvolari/via Russoli/via Imperia, Milano

  • Anno:

    1999-2005 (nodo intermodale + edificio Romolo);
    2005-2007 (complesso Romolino)

  • Committente:

    Romolo 88 spa (nodo intermodale + edificio Romolo); Pedercini Spa (complesso Romolino)

Ph. Pietro Carrieri

Caratteristiche
del progetto

Ridisegno degli spazi pubblici

L’area regolata dal Piano di Vincolo dei Navigli connette due importanti sistemi di verde urbano, il nuovo Parco Segantini e il Parco La Spezia, ed è stata protagonista dagli anni Duemila a un’intensa riqualificazione edilizia con residenze, terziario di qualità e un polo universitario.

Il riassetto urbanistico del complesso interscambio tra mezzi pubblici urbani ed extraurbani, metropolitana, ferrovia e auto private ha favorito la riqualificazione funzionale e il rinnovamento di immagine dell’intero quartiere circostante, che in precedenza versava in condizioni di sottoutilizzo e di degrado sociale e ambientale.

Il nuovo e articolato sistema di spazi pubblici comprende una grande piazza in parte pedonale, un parcheggio di corrispondenza interrato da 270 posti con soprastante area verde, il capolinea degli autobus urbani ed extraurbani, le stazioni della metropolitana e dell’anello ferroviario suburbano, un sottopasso ferroviario nonché le rampe e le piattaforme del nuovo edificio multipiano Romolo.

Project managing su un’area estesa

Lo Studio Ferraresi ha svolto il ruolo di project manager dell’intera operazione con l’incarico di coordinare i vari cantieri, all’opera in contemporanea con problematiche differenti, e di armonizzare le esigenze e i vincoli di tutti gli attori coinvolti: non solo la proprietà ma anche il Comune di Milano, la sua azienda dei trasporti pubblici (ATM), le società di gestione della metropolitana (MM), delle ferrovie (RFI) e dei trasporti extraurbani (SGEA).

A queste competenze si sono aggiunti la progettazione integrata, il coordinamento e la direzione lavori degli edifici per uffici Romolo e Romolino, che rappresentano il simbolo visivamente più concreto della rigenerazione dell'area. Tutti gli interventi architettonici sul nodo di Romolo sono stati progettati da Angelo Ferraresi in stretta collaborazione con lo Studio Latis Architetti: per le finiture si sono utilizzati gli stessi materiali per la parte pubblica e privata (porfido per le pavimentazioni, cotto per le murature), in modo da da creare uniformità di linguaggio, superfici di qualità omogenea e un'apprezzabile fluidità di spazi.

Ridisegno degli spazi pubblici

L’area regolata dal Piano di Vincolo dei Navigli connette due importanti sistemi di verde urbano, il nuovo Parco Segantini e il Parco La Spezia, ed è stata protagonista dagli anni Duemila a un’intensa riqualificazione edilizia con residenze, terziario di qualità e un polo universitario.

Il riassetto urbanistico del complesso interscambio tra mezzi pubblici urbani ed extraurbani, metropolitana, ferrovia e auto private ha favorito la riqualificazione funzionale e il rinnovamento di immagine dell’intero quartiere circostante, che in precedenza versava in condizioni di sottoutilizzo e di degrado sociale e ambientale.

Il nuovo e articolato sistema di spazi pubblici comprende una grande piazza in parte pedonale, un parcheggio di corrispondenza interrato da 270 posti con soprastante area verde, il capolinea degli autobus urbani ed extraurbani, le stazioni della metropolitana e dell’anello ferroviario suburbano, un sottopasso ferroviario nonché le rampe e le piattaforme del nuovo edificio multipiano Romolo.

 

Project managing su un’area estesa

Lo Studio Ferraresi ha svolto il ruolo di project manager dell’intera operazione con l’incarico di coordinare i vari cantieri, all’opera in contemporanea con problematiche differenti, e di armonizzare le esigenze e i vincoli di tutti gli attori coinvolti: non solo la proprietà ma anche il Comune di Milano, la sua azienda dei trasporti pubblici (ATM), le società di gestione della metropolitana (MM), delle ferrovie (RFI) e dei trasporti extraurbani (SGEA).

A queste competenze si sono aggiunti la progettazione integrata, il coordinamento e la direzione lavori degli edifici per uffici Romolo e Romolino, che rappresentano il simbolo visivamente più concreto della rigenerazione dell'area. Tutti gli interventi architettonici sul nodo di Romolo sono stati progettati da Angelo Ferraresi in stretta collaborazione con lo Studio Latis Architetti: per le finiture si sono utilizzati gli stessi materiali per la parte pubblica e privata (porfido per le pavimentazioni, cotto per le murature), in modo da da creare uniformità di linguaggio, superfici di qualità omogenea e un'apprezzabile fluidità di spazi.

  •  Intermodale Romolo progetto
  • Intermodale Romolo progetto
  • Intermodale Romolo progetto
  • Intermodale Romolo la piazza con il parco
    Ph. Pietro Carrieri
  • Intermodale Romolo la piazza
    Ph. Pietro Carrieri
  • Intermodale Romolo gli esterni
    Ph. Pietro Carrieri
  • Intermodale Romolo passaggi
    Ph. Pietro Carrieri
  • Intermodale Romolo "I Ferraresi al lavoro"
  • Intermodale Romolo la facciata
    Ph. Pietro Carrieri
  • Intermodale Romolo il palazzo
    Ph. Pietro Carrieri
  • Intermodale Romolovista verticale
    Ph. Pietro Carrieri
  • Intermodale Romolo disegno tecnico
  • Intermodale Romolo gli scavi
  • Intermodale Romolo gli scavi
  • Intermodale Romolo particolare dei lavori

Edificio di uffici Romolo

La costruzione della torre direzionale Romolo ha permesso, tramite il meccanismo della cessione di aree per standard e dello scomputo degli oneri di urbanizzazione, di reperire le risorse e le superfici per la realizzazione di tutti gli spazi pubblici e le attrezzature di servizio del nodo di interscambio. L’edificio, alto otto piani più un attico di rappresentanza, si caratterizza per la varietà dei fronti movimentati da aggetti di varia dimensione. La pelle ventilata in lastre di cotto trafilate a cannello, alternata a grandi finestre con vetri selettivi a elevata trasparenza, dialoga con il tessuto urbano mantenendo una personalità marcata che rende più viva l’intera area.

La direzione lavori si è concentrata in particolare sul rispetto delle tempistiche, poiché il cantiere si svolgeva in contemporanea con altri quattro affidati ad Angelo Ferraresi: parcheggi, sottopasso ferroviario, piazza pedonale e raccordo con la metropolitana.

Complesso direzionale Romolino

Di particolare pregio il complesso Romolino (oggi Russoli 5), che trae forza dalla contrapposizione tra il blocco a sei piani verso il nodo di Romolo e il corpo basso di magazzini verso la via Russoli, rivestito in travertino per dialogare con la trama più compatta del quartiere. Oltre che per le pareti ventilate in cotto e il grande tetto flottante, la torre si caratterizza per il fronte vetrato a doppia pelle ventilata con strato esterno serigrafato e per il sistema di condizionamento a travi fredde attive, una tecnologia all’epoca quasi pionieristica.

Edificio di uffici Romolo

La costruzione della torre direzionale Romolo ha permesso, tramite il meccanismo della cessione di aree per standard e dello scomputo degli oneri di urbanizzazione, di reperire le risorse e le superfici per la realizzazione di tutti gli spazi pubblici e le attrezzature di servizio del nodo di interscambio. L’edificio, alto otto piani più un attico di rappresentanza, si caratterizza per la varietà dei fronti movimentati da aggetti di varia dimensione. La pelle ventilata in lastre di cotto trafilate a cannello, alternata a grandi finestre con vetri selettivi a elevata trasparenza, dialoga con il tessuto urbano mantenendo una personalità marcata che rende più viva l’intera area.

La direzione lavori si è concentrata in particolare sul rispetto delle tempistiche, poiché il cantiere si svolgeva in contemporanea con altri quattro affidati ad Angelo Ferraresi: parcheggi, sottopasso ferroviario, piazza pedonale e raccordo con la metropolitana.

 

Complesso direzionale Romolino

Di particolare pregio il complesso Romolino (oggi Russoli 5), che trae forza dalla contrapposizione tra il blocco a sei piani verso il nodo di Romolo e il corpo basso di magazzini verso la via Russoli, rivestito in travertino per dialogare con la trama più compatta del quartiere. Oltre che per le pareti ventilate in cotto e il grande tetto flottante, la torre si caratterizza per il fronte vetrato a doppia pelle ventilata con strato esterno serigrafato e per il sistema di condizionamento a travi fredde attive, una tecnologia all’epoca quasi pionieristica.

  • Intermodale Romolo complesso Romolino
  • Intermodale Romolo facciata palazzo
  • Intermodale Romolo disegno tecnico
  • Intermodale Romolo il nuovo complesso

Particolarità
dell’intervento

Il nodo di Romolo ha ricevuto sulla stampa locale apprezzamenti superiori al previsto, determinando tra l’altro un incremento del valore immobiliare delle aree limitrofe. È inoltre un esempio della vocazione dello Studio Ferraresi a gestire operazioni di rigenerazione urbana complesse, sotto il profilo sia esecutivo che formale e amministrativo, con l’obiettivo di dare un contributo di qualità alla rinascita delle periferie metropolitane.

 

Altri
progetti

    Ti interessano
    i nostri servizi?


    Piazza Appio Claudio, 8
    20124 Milano MI
    T: +39 02 668 8391


    © Studio Tecnico Ing. A. Ferraresi 2024 -
    All rights reserved